Si, anche i più giovani possono sviluppare un problema di gioco d’azzardo.

Adolescenti e giovani adulti in genere iniziano a giocare d’azzardo tra pari, e quando diventa una abitudine questa può essere percepita come una attività normale non pericolosa.
L’adolescenza è una fase del ciclo di vita in cui si è generalmente più sensibili all’emotività e all’impulsività e quindi a essere influenzati dalle amicizie, dai media e dai messaggi pubblicitari.
Tra le motivazioni che spingono i ragazzi a giocare al primo posto troviamo la prospettiva di ottenere denaro, a cui seguono passare il tempo, stare in compagnia, sfidare la sorte, misurare le proprie capacità, tirarsi su di morale, vivere emozioni forti e non pensare ai problemi.
Gli studi condotti con i ragazzi, hanno messo in evidenza che già da giovani possono crearsi quelle che vengono definite distorsioni cognitive, ossia pensieri erronei rispetto alla probabilità di vincita, la capacità di controllo del gioco, la casualità ecc..
Tra i fattori di rischio si possono individuare: la disponibilità economica, l’utilizzo di sostanze già in giovane età, età in cui si gioca la prima volta, isolamento sociale ecc