Generalmente i problemi legati ai debiti di gioco sono fonte di preoccupazione sia da parte del giocatore che dei suoi familiari e sono proprio queste difficoltà a spingere entrambi alla richiesta di aiuto. La disposizione della messa in sicurezza dei beni personali e familiari è uno dei primi interventi che vengono effettuati.

Risolvere il problema dei debiti di gioco
Per risolvere il problema dei debiti di gioco si può operare su tre punti:
a) Realizzare un budget praticabile, nel senso che il paziente sia in grado di supportare senza vivere situazioni stressanti. Questo implica mettere in ordine le finanze e dirigerle dove è più necessario evitando l’accumularsi dei debiti di gioco.
b) Risparmiare ed investire. Fissare come obiettivo l’accantonamento e investire il denaro è un’ottima soluzione non solo per il contenimento e la diminuzione dei debiti di gioco ma per tutto il trattamento.
c) Monitorare le spese. Il monitorare le entrate e le uscite è utile per ristabilire un buon bilanciamento del budget economico. L’obiettivo è quello di rientrare di tutti i debiti di gioco, se sono presenti, e di creare un accantonamento utile per una migliore distribuzione delle spese familiari.
Sarebbe utile che il giocatore venisse aiutato da una persona vicina e fidata (di solito un familiare o un “altro significativo”) a proteggere il proprio reddito e a organizzare una buona amministrazione economica.
Interventi di tutela per chi ha contratto debiti di gioco
Ci sono vari interventi di tutela che si possono attuare e di seguito elencheremo i più comuni:
- Conto corrente: le indicazioni riguardo alla gestione del conto corrente sono quelle di far cointestare il conto con il familiare che accompagna il giocatore nel trattamento e si rende disponibile a gestire la parte economica. Questa pratica, assieme alla firma congiunta, consente al giocatore di prelevare il denaro dalla banca solo ed esclusivamente con la presenza e l’accordo del cointestatario.
- Bancomat e carte di credito: il giocatore non deve avere libero accesso al bancomat né alla carte di credito così da evitare il prelevamento diretto di contanti. Le carte possono essere restituite alla banca e il bancomat lo dovrebbe gestire il familiare di riferimento.
- Segnalazione: se il giocatore non ha pagato delle rate di prestiti e mutui anche dopo richiami ufficiali dall’ente creditore, la banca lo inserisce in una black list ad utilizzo interno in modo che le altre filiali dell’istituto non concedano prestiti a questa persona.
- Quota giornaliera/settimanale: con un attento esame dei bisogni essenziali del giocatore, si può stabilire la somma di denaro che può gestire giornalmente o settimanalmente per le spese indispensabili (benzina, pranzo fuori casa, sigarette).
- Spese familiari: per evitare che il giocatore abbia a disposizione denaro contante o spenda i soldi destinati alla famiglia come le bollette, si possono far addebitare direttamente in CC le bollette(luce, gas, acqua…..) e le rate presenti (casa, macchina…).